Molti utenti ci contattano, chiedendoci di registrare il
proprio marchio in tutto il mondo. Ebbene, vogliamoimmediatamente sgombrare il
campo dagli equivoci, segnalando che non esiste un “marchio mondiale”, ossia valido
contemporaneamente in tutti i Paesi del mondo, visto che in ognuno di essi vige
la propria normativa alla quale dover fare riferimento. Di conseguenza, è
possibile valutare di registrare il proprio marchio, utilizzando lo strumento marchio
internazionale, oppure lo strumento marchio nazionale diretto.
E’ giusto premettere che, per quanto possano essere
ottimistiche le aspettative sul proprio businesse, tranne alcuni casi veramente
isolati, non occorre registrare il marchio in tutti i singoli Paesi del mondo,
investendo cioè delle cifre considerevoli ma, sarà sufficiente investirenei
principali Paesi di proprio reale interesse, attuale e/o potenziale.
Come iniziare:
Fatte le debite previsioni sul propriobusiness, si potràconsiderare
se avvalersi dello strumento marchio internazionale, ossia di una procedura
unica che consenta di rivendicare contemporaneamente più Paesi aderenti marchio
internazionale, con un indubbio vantaggio in termini di riduzione dei costi ma,
al tempo stesso, con alcune controindicazioni che è bene conoscere in anticipo,
per evitare di ritrovarsi di fronte adelle sgradite sorprese. Infatti, il
marchio internazionale risulta a tutti gli effetti un “deposito calderone”,
ossia l’unica e standardizzata procedura di deposito non tiene in debita considerazione
le numerose e differenti normative dei singoli Paesi d’interesse con le quali
ci si dovrà confrontare o scontrare. Di conseguenza, a fronte della
semplificazione procedurale del deposito del marchio internazionale, spesso e
volentierile aspettative di una rapida e felice conclusione dell’iter di
registrazione del proprio marchio vengono deluse. Infatti, la conseguenza ovvia
è quella di ritrovarsi con una o più obiezioni/contestazioni, emesse dai vari
Uffici Marchi dei singoli Paesi, con gli inevitabili e consistenti aggravi di
spese da sostenere,nel tentativo di difendere e, quindi, “salvare” il proprio
marchio.
Ebbene, la
registrazione del marchio internazionale risulta realmente conveniente?
Può risultare conveniente solo qualora la preliminare attività
di ricerca per le banche dati abbia dato degli esiti positivi e confortanti e,
qualora i singoli Paesi d’interesse abbiano delle normative quantomeno similari.
In caso contrario,
cosa conviene fare?
In tale ipotesi, risulta decisamente preferibile valutare lo
strumento del marchio
nazionale diretto, ossia il marchio cinese, indiano, statunitense,
ossia con una validità nel solo e nel singolo Paese d’interesse. Chiaramente,
il costo dell’investimento decennale del marchio nazionale diretto potrà
risultare apparentemente maggiore, comparato a quello del marchio
internazionale che tutela contemporaneamente più Paesi d’interesse. D’altro canto,
non bisogna sottovalutare il fatto che le varie normative con le quali dovremo
confrontarci risultano diametralmente opposte, quindi, a fronte dell’acquisita
registrazione del marchio in un singolo Paese, può paventarsi il rischio di
subire una o più contestazioni nei restanti Paesi rivendicati nella domanda. Il
risultato che ne consegue è quello di ritrovarsi a difendere il proprio marchio
su più fronti, con inevitabili attività supplementari da intraprendere e che,
certamente, non sono state messe in preventivo. Ecco, quindi, perché il
deposito nazionale diretto nel singolo paese d’interesse può rivelarsi
strategico e da preferirsi, per la serie, adottare una mirata strategia di
deposito, effettuarepreviamente tutte le verifiche del caso, comporta che le chances
di successo risultino indubbiamente maggiori. Infatti, eviteremodi ritrovarci
nella spiacevole situazione di subire, nella peggiore delle ipotesi, il rifiuto
del proprio marchio oppure, nella migliore delle ipotesi, il consistente
aumento delle spese da sostenere, spesso non prevedibili nel loro esatto ammontare.
Conclusioni:
Alla luce di ciò, tale valutazione risulta, quindi, sia strategica
sia fondamentale e può variare da caso a caso, ossia dipende principalmente dalle
caratteristiche del propriomarchio/logo.
Qualoral’utente lo desideri, può contattarci ai nostri
recapiti e può sottoporci il caso d’interesse. L’Ufficio Brevetti Marchi sarà
lieto di fornire una dettagliata e mirata consulenza gratuita per individuare
lo strumento più adatto alle proprie esigenze di business.